Alcune curiosità sui Navigli milanesi
Il quartiere dei Navigli e la Darsena di Porta Ticinese hanno subìto nel tempo un processo di trasformazione chiamata gentrification. Essa implica il cambiamento della popolazione residente in una determinata area urbana.
Come sosteneva la sociologa Ruth Glass (1964) il processo di gentrification comprende tre diversi fattori: GEOGRAFICO, SOCIALE, EDILIZIO.
Nel primo fattore a carattere GEOGRAFICO: la gentrification si manifesta in una grande metropoli ed assumere la sua dimensione della grandezza di un quartiere: riguarda in modo particolare aree deprivate, ma prossime al centro della città.
Nel fattore a carattere SOCIALE, il fenomeno assume importante rilevanza l’appartenenza di classe: accade infatti che famiglie o individui dalla middle class vadano a occupare alloggi e quartieri dai quali sono state espulse le famiglie della working class.
Infine nell’ultimo fattore a carattere EDILIZIO, la gentrification riguarda vecchie abitazioni degradate, le quali vengono recuperate e ammodernate dai nuovi residenti con ripercussioni sul valore immobiliare. (Dematteis, Lanza, 2014).
Il fenomeno della gentrification si è sviluppato nella città della Madonnina in diversi periodi storici:
- Anni Sessanta: QUARTIERE BRERA. La zona era a carattere popolare con case ottocentesche;
- Anni Ottanta: LA ZONA DEI NAVIGLI E DELLA DARSENA. Il Naviglio Grande era un quartiere con popolazione popolare con una vita bohème, invece il Naviglio Pavese non si è trasformato allo stesso modo;
- Anni Duemila: ZONA ISOLA ed il QUARTIERE SANT’AMBROGIO.
Se iniziamo a camminare lungo il Naviglio Grande, possiamo incontrare un luogo che nel tempo ha conservato la memoria del quartiere a carattere popolare del Naviglio: mi riferisco al Vicolo dei Lavandai.

Il Vicolo dei Lavandai era un antico lavatoio usato dalle donne per lavare i propri indumenti e biancheria, questa attività si concluse alla fine degli anni Cinquanta del Novecento. Il nome del luogo è dedicato ai lavandai e non alle lavandaie, perché nell’Ottocento ad occuparsi del servizio di lavaggio erano gli uomini, organizzati in una vera e propria associazione chiamata “La confraternita dei Lavandai di Milano” nata nel 1700. Oggi il nome del luogo viene usato anche al femminile quindi lo si conosce anche con Vicolo delle Lavandaie.
Accanto al lavatoio in passato era presente un vecchia drogheria che vendeva sapone, candeggina e spazzole alle donne: oggi al posto della drogheria c’è un ristorante. Questo è accaduto grazie alla gentrification, quindi alla trasformazione dei Navigli da quartiere popolare a quartiere che oggi tutti conosciamo come luogo della movida. Durante questa trasformazione al posto delle vecchie botteghe sono nati ristoranti e cocktail bar ma con un criterio specifico: lungo l’Alzaia Naviglio Grande troviamo soprattutto cocktail bar invece sulla Ripa di Porta Ticinese ci sono più ristoranti.
La gentrification ha modificato anche la viabilità: il Naviglio Grande fino agli anni Ottanta era ancora aperto al traffico automobilistico. Sulla Ripa di Porta Ticinese erano presenti i binari del tram della linea 19 e fino al 1966 passava la Tranvia interurbana Milano-Corsico-Abbiategrasso.

I binari per un tratto erano a senso unico con due coppie di binari, In questo punto, il tram doveva aspettare il passaggio della vettura proveniente dal senso opposto per poter continuare il proprio percorso.




Non tutto si è trasformato al Naviglio Grande, ed alcune tradizioni permangono nel tempo: mi riferisco alle luminarie natalizie lungo il Naviglio Grande presenti ogni anno dal 1982. Le luci di Natale ogni sono curate dall’Associazione del Naviglio Grande che provvede ad installarle a partire dall’ultima settimana di Novembre fino all’Epifania. Le luci riflesse nel Naviglio sono l’unica luminaria delle feste natalizie ad essere sempre uguale per la città a differenza di altre luminarie come ad esempio l’albero in Piazza Duomo dove ogni anno uno sponsor presenta la propria versione.
Oltre alle luminarie del Naviglio Grande, dal 2015 anche la Darsena viene allestita a tema natalizio. Per il Natale 2019 è stato proposto uno show notturno di luci e fontane alte quaranta metri con musica a tema del Natale. L’evento è stato sponsorizzato dalla Vodafone ed il Comune.
Un luogo storico del Naviglio Grande è la Chiesa di San Cristoforo sul Naviglio.

La Chiesa di San Cristoforo è una delle chiese più antiche di Milano ed è molto particolare perché è costituita infatti da due chiese edificate una sull’altra più un’abside, in tre stili diversi in tre secoli diversi.
Il corpo più antico, facilmente riconoscibile sulla sinistra della facciata, risale alla metà del XIII Secolo: era in stile romanico e sorgeva ai bordi di un canale chiamato Lambretto: dobbiamo ricordare che il Naviglio Grande non era ancora arrivato fino a Milano.
La seconda parte, in stile gotico-lombardo, incombe sulla vecchia chiesetta. Essa fu costruita a cavallo dell’anno 1400 per volontà di Gian Galeazzo Visconti, come voto contro la pestilenza che aveva colpito Milano. San Cristoforo, insieme a San Rocco, era nel frattempo divenuto il patrono degli appestati e degli infermi.
Nel 1625 gli spagnoli aggiunsero un’abside in un terzo stile diverso, e abbatterono la parete divisoria: San Cristoforo divenne una rarissima chiesa a due navate parallele.
Oggi, nella diocesi di Milano, San Cristoforo è la chiesa nella quale si svolge il maggior numero di matrimoni all’anno. All’interno sono presenti gli affreschi della scuola di Bernardino Luini e di Ambrogio da Fossano detto Il Bergognone.
Poco dopo la chiesa troviamo il Ponte Richard Ginori. Si tratta di un ponte in ferro costruito nel 1906 con la stessa tecnologia utilizzata per la costruzione della Torre Eiffel di Parigi e del ponte ferroviario di Paderno d’Adda.

Si trova di fronte alla ex fabbrica abbandonata Richard Ginori, un tempo alle porte di Milano e produceva ceramiche lungo la Via Lodovico il Moro.
Lo stabilimento era dotato di un raccordo ferroviario che lo collegava direttamente alla ferrovia di Milano Porta Genova. Il ponte mobile scendeva al livello del Naviglio dove si trovava il raccordo ferroviario che consentiva la continuità dello stesso dallo stabilimento alla rete ferroviaria. Una volta terminata l’operazione il ponte veniva riportato a livello alto e permetteva così il passaggio delle barche sul Naviglio.
Oltre la Richard Ginori il paesaggio urbano inizia a diminuire. Lungo la Ciclovia del Naviglio Grande si possono trovare elementi che oggi sono poco presenti in una città come ad esempio le cascine.


Ritornando al quartiere dei Navigli, il luogo di collegamento tra il Naviglio Grande ed il Naviglio Pavese è la Darsena di Porta Ticinese.
Prima di arrivare alla Darsena, l’ultimo ponte del Naviglio Grande che da Turbigo arriva fino a Milano è chiamato Ponte dello Scodellino.
Sull’origine del nome del ponte esistono due storie:
- La prima storia ci ricorda che il ponte si chiama così perché, attraversandolo, i battellieri dovevano pagare il transito con uno Scudello, ovvero una moneta dal valore di ¼ di scudo ma la Veneranda Fabbrica del Duomo ne era esentata e navigava gratis, date le pie motivazioni dell’impresa. Sui blocchi di marmo era scritto “Ad usum fabricae”, in sigla A.U.F.. Questa sigla oggi la possiamo trovare davanti alla Conca della Viarenna vicino alla Darsena.
- Nella seconda storia ci viene raccontato che ai battellieri della Veneranda Fabbrica del Duomo sotto al ponte veniva offerta una scodella di minestra, o meglio una “scodellina”.
La Darsena di Porta Ticinese come la conosciamo oggi è il risultato un un progetto di riqualificazione urbana concluso ad Aprile 2015 prima dell’inizio di EXPO Milano 2015.

La Darsena fino al 1979 era il porto della città di Milano. Originariamente il porto della città si è spostato da Piazza Sant’Eustorgio a Largo Santo Stefano, alla posizione attuale di Porta Ticinese. Dagli anni Ottanta, il vecchio porto ha subìto un processo di degrado ed abbandono.




Dal 2015 la Darsena è un nuovo luogo di aggregazione sociale insieme al Naviglio Grande ed al Naviglio Pavese. Occasionalmente in Darsena vengono svolti diversi eventi come ad esempio ad agosto 2018 c’è stata l’installazione di un villaggio a tema della Formula 1. Invece per il Natale 2019 la Darsena è stata scelta dalla Vodafone per la rappresentazione di uno show giochi d’acqua a tema del Natale.
Dalla Darsena le stesse acque del Naviglio Grande confluiscono nel Naviglio Pavese. Una curiosità è legata al primo ponte del Naviglio Pavese chiamato Ponte del Trofeo.
Il ponte è chiamato in questo modo perché nel 1601 il governatore dello Stato di Milano, Don Pietro Enriquez de Acevedo conte di Fuentes fece installare un monumento a suo nome, chiamato Trofeo Fuentes, per gloriarsi di aver reso finalmente navigabile il Naviglio Pavese unendo così Milano al Mare Adriatico, attraverso la via verso Pavia. Il monumento fu rimosso nel 1863.

Il monumento era installato dove attualmente inizia Via Ascanio Sforza. Proprio su questa via fino al 2016 erano presenti diversi barconi adibiti a ristorante. I barconi in passato erano usati per portare la ghiaia e la sabbia alla Darsena.
Il Naviglio Pavese non ha subìto la gentrification come il Naviglio Grande: sono presenti ristoranti e cocktail bar ma in misura minore. Inoltre non è tutto pedonale la Via Ascanio Sforza è aperta al traffico in alcuni giorni della settimana. Inoltre il Naviglio Pavese a differenza del Naviglio Grande presenta lungo tutto il suo percorso delle Conche di Navigazione.
Una conca di navigazione è una specie di ascensore che serve a portare le imbarcazioni da un livello all’altro, e funziona con la forza dell’acqua. È formata da una vasca, detta “invaso”, e da due sbarramenti che la delimitano. Aprendo a valle e chiudendo a monte, l’invaso si svuota e l’imbarcazione scende al livello inferiore. Invertendo il procedimento, l’invaso si riempie e l’imbarcazione si solleva al livello superiore.
Il Naviglio Pavese ha dodici conche di navigazione (in alcuni casi però se ne considerano quattordici perché le ultime due conche a Pavia sono doppie). La prima di queste è chiamata Conchetta.
La seconda conca del Naviglio Pavese nel territorio di Milano è la Conca Fallata. Fu chiamata così dai milanesi perché l’ingegnere che doveva prevedere alla sua costruzione, Giuseppe Meda, non vide mai la sua opera conclusa.

Le chiuse della conca sono dette “vinciane” per il contributo che ha dato Leonardo Da Vinci. Oggi le “chiuse vinciane” sono utilizzate in tutto il mondo: da Panama all’Inghilterra, dal Nilo al Canada, e naturalmente in tutti i Navigli Lombardi.

Il terzo Naviglio della Città di Milano è Il Naviglio della Martesana. In passato era collegato con la Darsena attraverso la Cerchia Interna. Oggi ci sono pochissimi segni della Cerchia Interna all’interno della città come ad esempio la Conca della Viarenna (in Via Conca del Naviglio) e la Conca dell’Incoronata (in Via San Marco).

Nell’Aprile 2019 la Conca dell’Incoronata è stata oggetto di un evento all’interno del palinsesto del Fuorisalone 2019. C’è stata un’installazione curata da Marco Balich (manager della Balich Worldwide Show, che progetta show ed eventi come ad esempio lo show dell’Albero della Vita ad EXPO Milano 2015). La mostra era dedicata al tema dell’acqua e a Leonardo da Vinci.
Ritornando al Naviglio della Martesana (chiamato inizialmente Naviglio Piccolo), nasce a Trezzo sull’Adda fino a Milano in Via Melchiorre Gioia / Via Tirano.
Il paesaggio del canale è caratterizzato dalla vicina presenza della Metropolitana linea 2 (la linea verde), oltre a moltissime cascine ed aree verdi. Il Naviglio della Martesana a differenza del Naviglio Pavese e del Naviglio Grande è navigabile solo nel suo tratto iniziale.

Fonti
- Associazione Naviglio Grande – Luminarie natalizie (Autore Associazione del Naviglio Grande, articolo del 22 Novembre 2019).
- DEMATTEIS G., LANZA C., 2014, Le città del mondo. Una geografia urbana, UTET Università, Milano.
- Figura 2: forum SkyscraperCity Milano Storia dei Trasporti Pubblici, autore sconosciuto, data sconosciuta.
- Figura 3: Milanoneisecoli, autore sconosciuto, data sconosciuta.
- Figura 4: Flickr, autore John F. Bromley, 1968.
- Figura 5: Flickr, autore John F. Bromley, 1972.
- Figura 6: Flickr, autore John F. Bromley, 1972.
- Figura 12: Biblioteca di Storia dell’Arte della Musica e dello Spettacolo dell’Università degli Studi di Milano, autore sconosciuto, data sconosciuta.
- Figura 13: Lombardia Beni Culturali, autore Giampietro Agostini, 1997.
- Figura 14: Repubblica Milano, autore sconosciuto, 2009.
- Figura 15: Repubblica Milano, autore sconosciuto, data sconosciuta.
- Figura 16: Wikipedia, autore sconosciuto, data sconosciuta.
- Navigli Lombardi – Ponte Richard Ginori (Autore sconosciuto, data sconosciuta).
- Navigli Lombardi – Vicolo dei Lavandai (Autore sconosciuto, data sconosciuta).
Questo articolo faceva parte del racconto che facevo ai visitatori durante alcuni eventi. Se vuoi leggere le recensioni che avevo ricevuto guarda questa pagina.
Bellissimo articolo e meravigliose fotografie!!! 😊 Fantastico!!!
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Grazie mille! Gentilissima 😊
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Where can I put like ??
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At the end of the article when you see a symbol with a star 🌟😀
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Stupendo l’articolo e meravigliose le foto. 👍
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Grazie mille! Molto gentile ☺
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Prego. Ti auguro un buon sabato. 🙂
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Grazie, anche a te!
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Bellissimo blog.. articolo interessante.. lo consiglio davvero
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Grazie mille! ☺
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Letto con interesse…dei Navigli ho un ricordo di40 anni fa…per me fu una magia.
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Grazie mille! Sono contento che ha letto con interesse il mio articolo ☺ Negli ultimi quaranta o anche cinquant’anni i Navigli sono cambiati tantissimo
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Immagino…spero non abbiano perso il loro lato romantico, all’epoca mi affascinarono. ogni tanto venivo a Milano per lavoro.
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Secondo me sono ancora romantici. È cambiata la vocazione del quartiere, però secondo c’è ancora quel fascino nel passeggiare sull’Alzaia Naviglio Grande o alla Ripa di Porta Ticinese.
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Beautiful post and picture
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Thanks a lot ! 😊
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Complimenti vivissimi per la ricerca storiografica.
Mai riuscirei in un intento simile.
Sai che io non sono mai stato ai Navigli?
A dicembre ero intenzionato a fare 3 giorni a Milano, ma poi per vari motivi ho dovuto accontentarmi di un solo giorno PD-MI, rinunciando ad una visione più ampia.
Quindi niente Navigli, fino ad ora.
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Grazie mille! 😀 Hai avuto qualche anticipazione fotografica riguardo al Naviglio Grande 😃 Ti consiglio un giorno di visitare il Naviglio Grande, il Naviglio Pavese e la Darsena: sono vicini tra di loro. Il Naviglio della Martesana è localizzato nell’area nord est di Milano. Il mio consiglio durante la stagione estiva è la visita dei Navigli dal tramonto in poi 🌅
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Un blog molto.. molto interessante, ciao grazie!
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Grazie mille! Sono molto contento 🙂
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Beautiful Photos 💕
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Thanks a lot! 😊☺
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My pleasure!
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☺🤗
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Interessante. Quella linea tranviaria 19 è stata poi smantellata? Forse lo hai scritto, non ho letto 🙂
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Grazie! 😊 La linea tranviaria 19 non è stata smantellata ma oggi fa un altro percorso. Era la linea storica del Naviglio. Con la dismissione dei binari, il percorso venne deviato dove c’è la stazione di Porta Genova dove c’è la fermata della metropolitana.
Oggi il tram passa al Naviglio Grande ma andando verso la periferia ed è il tram numero 2.
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Grazie, ho sempre avuto un debole per i tram 😊
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Prego.
Anch’io, ma anche sul trasporto in generale, compresi i treni.
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un pezzo davvero esaustivo con belle foto del resto i navlgli a milano lo meritano…
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Grazie mille! 😊
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Articolo molto approfondito. Quanti ricordi ai Navigli…
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Grazie mille! 😊
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Certosina ed interessante ricerca. Molte cose non le sapevo. Complimenti.
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Grazie mille papà! 🙂
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Pingback: I murales nelle politiche urbane | Gianluca Brescia blog
Un documento molto importante e completo, ho trovato particolarmente interessante l’analisi dell’evoluzione. Vedere foto storiche commuove sempre un po’.
Complimenti e GRAZIE!
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Grazie veramente tanto per queste parole! 🙂
Ho voluto analizzare l’evoluzione storica dei Navigli di Milano dal Secondo Dopoguerra ad oggi dal punto di vista di un Geografo, quindi i temi che ho maggiormente approfondito sono stati la Geografia urbana (cambiamento della popolazione, gentrification e la riqualificazione della Darsena), Urbanistica (pedonalizzazione Naviglio Grande e progetti della Darsena prima di quello del 2014) ed anche Arte (con la Chiesa di San Cristoforo sul Naviglio).
Poi come sempre un pizzico di curiosità che metto sempre in tutti i miei contenuti del blog! 🙂
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Un mix davvero perfetto!
Alla Chiesa di San Cristoforo sono stata ormai molti anni fa ma mi è rimasto un importante ricordo. Dei Navigli vorrei che tornasse l’anima più bohèmienne.
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Grazie ancora! 😊
La Chiesa di San Cristoforo è unica, né esiste un’altra con qualche caratteristica simile sempre a Milano. La racconterò in uno dei miei articoli iniziali per il 2022.
Sono d’accordo per quanto riguarda l’aspetto bohèmienne dei Navigli, soprattutto il Naviglio Grande e la Darsena. Negli ultimi 10 anni si è andato verso una direzione del Naviglio come prodotto commerciale.
Ad esempio all’Alzaia Naviglio Grande oggi è difficile trovare esposizioni di quadri di artisti milanesi.
Oppure penso al bar alla Darsena vicino Via Gabriele D’Annunzio. Non sono contrario al bar, ma forse la struttura poteva essere più consona alla storia della Darsena e dei Navigli piuttosto che un parallelepipedo rettangolare.
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Sono assolutamente d’accordo e spero che nel tempo si possa recuperare e migliorare.
Aspetto dunque il prossimo post!
Grazie.
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Certo! Sempre sulla Darsena di Milano sono contento che sia stato fatto questo progetto di riqualificazione tra il 2014 ed il 2015 perché prima era molto molto abbandonata.
Quella chiesa sarà o il primo oppure il secondo post del 2022 😁 devo ancora decidere cosa pubblicare per primo. Invece nei prossimi giorni pubblicherò qualcosa di nuovo e a tema di questo mese. 😄
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Natalizio dunque!? Non me lo perderò
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Sì 🎄😊 non ne avevo mai scritto uno.
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Pingback: Chiesa di Santa Maria Incoronata in Milano | Gianluca Brescia blog
Sbalorditivo! Avresti dovuto vedermi… ahah scorrevo il posto e riga dopo riga, foto dopo foto, video dopo video spalancavo sempre di più occhi e bocca.
E così (sorpresonaaaaaaaaaaa!) scopro che oltre al canale Spotify hai anche un canale su YT… complimenti, Gianluca!
Lo spettacolo di luci della Voda, l’avevo perso, ahibò… ma il tuo video me lo ha fatto recuperare 😊, sicché grazie.
Anche stavolta ho imparato un sacco di robe su un quartiere che adoro non tanto per la chiassosa movida, quanto per quel gusto retrò che sa di buono delle sue abitazioni, dei vicoletti e del Naviglio stesso.
Ora, come promesso, ti dico di Jetpack. L’ho scaricata poco fa e, se non fosse stato per il colore delle scritte che son passate dal blu smunto al verde, non mi sarei nemmeno accorta di averlo fatto. 😉
Insomma, Gianluca, praticamente l’unica cosa che è cambiata – in meglio – sono le statistiche che ora nell’app risultano essere come quelle del sito con tanto di “classifica dei commentatori” e analisi accurate addirittura post per post oltre che onde di afflusso e altro che scoprirai tu stesso.
Per quanto riguarda le notifiche mi son arrivate regolarmente come quelle dell’app di WP (cioè una sì e due no ahahahah,,, va beh, scherzo, ma anche no 😜).
L’unica cosa davvero brutta della nuova app è… il logo. Ma mi ci abituerò, lentamente 😄
PS: hai mai pensato di scrivere un libro “Milano curiosa” dove raccogliere tutti questi tuoi articoli favolosi? No? Beh… cosa ci aspetti?! 😊😉
🤗🤗🤗
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Grazie Caterina! 😊🤗☺️🤗😉
sei capitata in un articolo che ha una genesi molto lunga e che ha dei ricordi carini.
Su YT ci sono dal 2007, è stata la mia prima pagina online pubblica… infatti, il nome non l’ho mai più cambiato… ormai gli iscritti sanno che determinate playlist o video, le trovano scrivendo quel nome.
Quell’evento delle fontane colorate della Vodafone a me era piaciuto nell’inverno 2019, ma ricordo che molti sui social non lo sopportavano.
Sto pensando se tu sei stata una di quelle persone fortunate che ha ascoltato questo mio “articolo” ( in realtà è un racconto) dal vivo: guarda l’ultimo paragrafo 🚤🤫
Sui Navigli ci sono tante altre curiosità che forse servirebbe un altro testo di queste dimensioni… ad esempio l’utilizzo del Naviglio Pavese in tre video musicali.
Allora su Jetpack si passa al verde 🟢 bene, molte parti del mio sito sono verdi. Quindi dici che c’è un miglioramento con la nuova app?
La classifica di chi commenta io la vedo dal web.
Non dirmi che non arrivano le notifiche se no mi aumentano i dubbi 🤔 sul logo io lo avevo visto dallo store e non mi piace neanche a me. Comunque io cambierò il 1°.
Non sei la 1^ persona che mi da questo consiglio, anche semplicemente di stampare tutti gli articoli 📗📖😉
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Su yt dal 2007? Ussignur, praticamente eri un bambino 😊
Baaah, la gente dovrebbe imparare a guardare le cose con gli occhi meravigliati dei piccini, così la smetterebbe di lamentarsi sempre di tutto. A me quel video di Vida è piaciuto e rimpiango di non averlo visto di presenza.
Il racconto dal vivo dell’ultimo paragrafo? Forse sì… non saprei. Spiegami, per piacere. Ci tengo a vederlo.
Perché a te arrivano tutte e in tempo le notifiche della vecchia app WP? a me no 😒. Sarà colpa del mio Cell 🤷♀️
Ecco ora, la classifica, la puoi vedere anche dalla nuova applicazione. Sai che io sul web l’ho guardata solo una volta e per sbaglio?
Cmq, mi pare che da me, tu sia al secondo posto 😊 La prima sono io (ovviamente 😅)
Ecco, se non son la prima allora cosa ci aspetti? 😊😉😄
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Nel 2007 ero già adolescente 🤣 mi sa che con questa mia dichiarazione avrai scoperto la mia età 🤫
Di solito ogni novità temporanea che non sia sempre qualcosa che si conosce di già, porta le persone a lamentarsi. Penso alle palme in Duomo.
Questo articolo non è nient’altro che il racconto che facevo alle persone durante i miei tour guidati su un motoscafo veneziano lungo il Naviglio Grande, Darsena di Porta Ticinese e Naviglio Pavese. 🚤
Se sei curiosa, vai nel Menu del mio blog alla pagina “Altro” e poi guarda la pagina del 2018-2019 😉
A me le notifiche sono sempre arrivate, c’era un periodo, nella seconda parte del 2020, che avevo qualche notifica in differita.
Non credo che sia colpa del tuo cell: sul un mio vecchio telefono (che accendo raramente) ho ancora l’app di WP e funziona!
Io le classifiche le guardo spesso: sia i post più commentati (che poi ho messo come widget nel blog) e poi chi mi commenta di più.
Sono contento di essere al 2° posto da te e vorrei rimanerci per tanto tempo 🤗🤗🤗
Tu da me sei al 3° (ovviamente con io al 1°). Al 2° posto c’è una persona che mi ha commentato tra Marzo 2020 e Novembre 2021… poi da allora una volta a Pasqua 2022 e successivamente niente più.
Comunque ti mancano circa una trentina di commenti per arrivare al 2° posto 🙂 Ti aspetto 🤗🤗🤗
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😅😅 l’antagonismo non fa per me, però… però… per farti piacere mi ci metto di buzzo buono per gli altri 29 commenti… e oltre (hai visto mai che la persona si rifaccia viva?) 😉😅
Okay per il nuovo che porta lamentele, ma quello era uno spettacolo… una piccola cosa momentanea dietro la quale c’è il lavoro di persone… insisto nel dire che andava visto con occhi (e orecchie) diversi. Ma va beh… io son mezza matta al punto da incantarmi pure davanti alle nuvole.
😊 Non ho scoperto la tua età… forse 🙄
Mi fiondo tra “Altro” 😉
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Più o meno mancano circa una trentina di commenti, però ora non voglio metterti fretta 😊 te l’ho solo detto come statistica.
Se quella persona tornerà allora partirà la sfida con te… ma credo che hai la strada spianata dritta dritta per il traguardo 🏅
Infatti, a me quei giochi d’acqua erano piaciuti… poi le fontane a me piacciono tanto. Guarda che anch’io mi incanto davanti alle nuvole ☁️ ⛅️🌥
Forse un giorno scoprirai l’età, vedrò se concederti questo privilegio 😛😉
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baaah, l’età è solo un falso dato anagrafico. 😉
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Dici? È solamente un Inganni? 🤣
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😂😂😂 sì… poco prima di Bisceglie 😂😂😂
E con queste risate, preparo tisana e vado a nanna.
Buona notte, Gianluca 🤗
PS: il post di febbraio? 🧐
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Bravissima 😊🤗🙂 io uso quasi sempre il nome del pittore Angelo Inganni per indicare appunto un inganno.
Ho bisogno anch’io di una tisana con tanto tanto miele 🍯
L’articolo di Febbraio arriverà ma non ti anticipo nulla… sono tre giorni che sono fermo nella scrittura… 🤒🤧
ma prometto che massimo al tramonto del 27 o 28 sarà online.
Sogni d’oro Caterina 😉🤗✨️🌘
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aaaaah… ma son le “Referenze”! Oh sì sì che le avevo lette, Sig Gianluca ottima guida, stavano in fondo al post 😊. Complimenti meritati.
Ti dirò una cosa, leggendo questo articolo, la tua passione per la storia della vecchia Milano sgorga impetuosa.
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E sì, volutamente la pagina è chiamata “Altro”.
Allora lo avevi notato il collegamento alla fine di questo articolo.
Grazie per i complimenti 🥰
Sì, ho questa passione sulla vecchia Milano, ma anche su aspetti poco conosciuti
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