Due piani milanesi

La storia del trasporto pubblico di Milano ha avuto in diverse occasioni dei veicoli a due piani.

I primi veicoli risalgono al secolo scorso e precisamente ai tram: in quel periodo storico, come oggi, le vetture tranviarie urbane ed interurbane erano esercitate con veicoli diversi. Una di queste era la Tranvia interurbana Milano-Monza.

Essa all’inizio del Secolo scorso era gestita da particolari tram a due piani come conseguenza dell’elevato flusso di passeggeri: le vetture furono costruite nel 1900 dalla società Edison (con numero di matricola 405-414) per quanto riguarda la parte meccanica e dalla General Eletric per quanto riguarda la parte elettrica. Oggi rappresentano i primi tram a carrelli interurbani milanesi. Oltre alle vetture a due piani, vennero costruite dieci carrozze rimorchiate (numero di matricola 550-559). Queste dieci vetture diventarono la base per la seconda serie di tram a due piani per la linea Milano-Monza.

Figura 1: Tram al capolinea in Largo Camposanto, dietro il Duomo (Fonte: Wikipedia, autore sconosciuto, data sconosciuta)
Figura 1: Tram al capolinea in Largo Camposanto, dietro il Duomo (Wikipedia, autore sconosciuto, data sconosciuta)
Figura 2: Stazione tram elettrico Milano - Monza (Fonte: Facebook Milano sparita e da ricordare, autore sconosciuto, data sconosciuta)
Figura 2: Stazione tram elettrico Milano – Monza (Facebook Milano sparita e da ricordare, autore sconosciuto, data sconosciuta)
Figura 3: Tram della prima serie matricola 407 (Fonte: Facebook Milano sparita e da ricordare, autore sconosciuto, data sconosciuta)
Figura 3: Tram della prima serie matricola 407 (Facebook Milano sparita e da ricordare, autore sconosciuto, data sconosciuta)
Figura 4: Tram in Corso Vittorio Emanuele II (Fonte: Facebook Milano sparita e da ricordare, autore sconosciuto, data sconosciuta)
Figura 4: Tram in Corso Vittorio Emanuele II (Facebook Milano sparita e da ricordare, autore sconosciuto, data sconosciuta)

Nel 1913, in seguito all’aumento del traffico, le dieci carrozze rimorchiate che appartenevano alla prima serie vennero trasformate in vetture a due piani ottenendo il numero di matricola 424-433.

Le vetture della seconda serie erano molto simili a quelle della prima serie: l’unico elemento che le differenziava era il vestibolo in posizione centrale, anziché d’estremità.

Figura 5: Tram Edison seconda serie (Fonte: Facebook Milano sparita e da ricordare, collezione Fabio Marzorati, autore sconosciuto, data sconosciuta)
Figura 5: Tram Edison seconda serie (Facebook Milano sparita e da ricordare, collezione Fabio Marzorati, autore sconosciuto, data sconosciuta)
Figura 6: Tram Edison seconda serie (Fonte: Facebook Milano sparita e da ricordare, autore sconosciuto, data sconosciuta)
Figura 6: Tram Edison seconda serie (Facebook Milano sparita e da ricordare, autore sconosciuto, data sconosciuta)

Nell’anno 1919 tutte le vetture sia della prima che della seconda serie passano in proprietà alla società STEL (Società Trazione Elettrica Lombarda) che decise di eliminare il piano superiore.

Figura 7: Tram Edison senza il piano superiore (Fonte: Wikipedia, autore sconosciuto, data sconosciuta)
Figura 7: Tram Edison senza il piano superiore (Wikipedia, autore sconosciuto, data sconosciuta)

Le vetture iniziarono ad essere utilizzate con meno frequenza a partire dal Secondo Dopoguerra sia sulla linea Milano-Monza e su linee interurbane minori. Con la soppressione della linea Milano-Monza avvenuta nel 1966, i tram Edison, originariamente a due piani, vennero prima accantonati e poi demoliti.

A partire dagli anni Sessanta vennero sperimentati degli autobus a due piani sul trasporto pubblico milanese.

Nel Febbraio 1964 furono provati per un mese nel capoluogo lombardo due autobus di Bologna modello AERFER VE.111 Metropol su telaio FIAT 412. I veicoli furono impiegati sulla linea I (Stazione Centrale – Stazione Porta Garibaldi) e sulla linea P (Piazza Durante – Piazza Firenze).

Figura 8: AERFER VE.111 Metropol su telaio FIAT 412 in esposizione all'Arco della Pace (Fonte: Forum Skyscrapercity Milano Storia dei Trasporti Pubblici, autore sconosciuto, 1964)
Figura 8: AERFER VE.111 Metropol su telaio FIAT 412 in esposizione all’Arco della Pace (Forum Skyscrapercity Milano Storia dei Trasporti Pubblici, autore sconosciuto, 1964)

Nel 1971 la città di Berlino prestò un suo autobus a due piani degli anni Sessanta al Comune di Milano. Il veicolo, immatricolato con il numero 4013, prestò servizio in prova per cinque giorni sull’autolinea Milano-Cinisello Balsamo dove erano in servizio gli autotreni di 18 metri. L’autobus berlinese aveva 90 posti a sedere ed 8 in piedi ed al piano superiore era consentito fumare.

Figura 9: Autobus a due piani di Berlino in prova a Milano (Fonte: Forum Skyscrapercity Milano Storia dei Trasporti Pubblici, autore sconosciuto, 1971)
Figura 9: Autobus a due piani di Berlino in prova a Milano (Forum Skyscrapercity Milano Storia dei Trasporti Pubblici, autore sconosciuto, 1971)

Dopo le prove dell’autobus berlinese, l’A.T.M. decise di continuare a sperimentare gli autobus a due piani con la previsione di acquistare duecento esemplari. Fu costruito un prototipo che si basava sulla carrozzeria di un FIAT 421A Breda-Pistoiesi (AS 111).

Figura 12: Volantino prototipo FIAT (Fonte: Flickr, autore sconosciuto, data sconosciuta)
Figura 10: Volantino prototipo FIAT (Flickr, autore sconosciuto, data sconosciuta)
Figura 13: Caratteristiche tecniche prototipo FIAT (Fonte: Flickr, autore sconosciuto, data sconosciuta)
Figura 11: Caratteristiche tecniche prototipo FIAT (Flickr, autore sconosciuto, data sconosciuta)

I FIAT 421A Breda-Pistoiesi già circolavano per la città.

L’autobus a due piani aveva solo 2 porte invece che 3. Erano presenti 81 posti con l’impianto di ventilazione.

Figura 14: Prototipo FIAT esposto alla Fiera Campionaria (Fonte: Forum Skyscrapercity Milano Storia dei Trasporti Pubblici, autore sconosciuto, 1972)
Figura 14: Prototipo FIAT esposto alla Fiera Campionaria (Forum Skyscrapercity Milano Storia dei Trasporti Pubblici, autore sconosciuto, 1972)

Il prototipo FIAT, con matricola 6001, fu esposto alla Fiera di Milano nel 1972. I duecento esemplari dovevano sostituire gli autotreni sulle linee interurbane e le linee tranviarie interurbane di Milano-Carate/Giussano e Milano-Limbiate.

Figura 15: Prototipo FIAT (Fonte: Facebook Filobus e autobus italiani fuori produzione, autore sconosciuto, data sconosciuta)
Figura 15: Prototipo FIAT (Facebook Filobus e autobus italiani fuori produzione, autore sconosciuto, data sconosciuta)
Figura 16: Prototipo FIAT (Fonte: Facebook Filobus e autobus italiani fuori produzione, autore sconosciuto, data sconosciuta)
Figura 16: Prototipo FIAT (Facebook Filobus e autobus italiani fuori produzione, autore sconosciuto, data sconosciuta)
Figura 17: Prototipo FIAT (Fonte: Facebook Filobus e autobus italiani fuori produzione, autore sconosciuto, data sconosciuta)
Figura 17: Prototipo FIAT (Facebook Filobus e autobus italiani fuori produzione, autore sconosciuto, data sconosciuta)

Dopo la presentazione alla Fiera di Milano, l’autobus a due piani prestò servizio sulla linea interurbana Milano-Monza.

Figura 18: Prototipo FIAT sulla linea Milano-Monza (Fonte: Flickr, autore Giovanni Kaiblinger, data sconosciuta)
Figura 18: Prototipo FIAT sulla linea Milano-Monza (Flickr, autore Giovanni Kaiblinger, data sconosciuta)

Le prove purtroppo non diedero i risultati sperati quindi venne deciso di non proseguire più la sperimentazione di veicoli a due piani. Per quanto riguarda il prototipo costruito dalla FIAT e dalla Breda Pistoiesi per A.T.M., il veicolo non fu demolito ma venne preservato dall’azienda S.A.I. di Teviglio appartenente alla Città Metropolitana di Milano.

Figura 19: Prototipo FIAT preservato (Fonte: Flickr, autore Alessandro Albè, 2004)
Figura 19: Prototipo FIAT preservato (Flickr, autore Alessandro Albè, 2004)

Fonti

  • CORNOLÒ G., 1980, Fuori porta in tram. Le tranvie extraurbane milanesi, Ermanno Albertelli Editore, Parma.
  • Figura 1: Wikipedia, autore sconosciuto, data sconosciuta.
  • Figura 2: Facebook Milano sparita e da ricordare, autore sconosciuto, data sconosciuta.
  • Figura 3: Facebook Milano sparita e da ricordare, autore sconosciuto, data sconosciuta
  • Figura 4: Facebook Milano sparita e da ricordare, autore sconosciuto, data sconosciuta.
  • Figura 5: Facebook Milano sparita e da ricordare, autore sconosciuto, data sconosciuta.
  • Figura 6: Facebook Milano sparita e da ricordare, autore sconosciuto, data sconosciuta.
  • Figura 7: Wikipedia, autore sconosciuto, data sconosciuta.
  • Figura 8: forum Skyscrapercity Milano Storia dei Trasporti Pubblici, autore sconosciuto, 1964.
  • Figura 9: forum Skyscrapercity Milano Storia dei Trasporti Pubblici, autore sconosciuto, 1971.
  • Figura 10: Flickr, autore sconosciuto, data sconosciuta.
  • Figura 11: Flickr, autore sconosciuto, data sconosciuta.
  • Figura 12: Flickr, autore Jean-Henri Manara, 1977.
  • Figura 13: Tplitalia.it, autore Roberto Costa, data sconosciuta.
  • Figura 14: forum Skyscrapercity Milano Storia dei Trasporti Pubblici, autore sconosciuto, 1972.
  • Figura 15: Facebook Filobus e autobus italiani fuori produzione, autore sconosciuto, data sconosciuta.
  • Figura 16: Facebook Filobus e autobus italiani fuori produzione, autore sconosciuto, data sconosciuta.
  • Figura 17: Facebook Filobus e autobus italiani fuori produzione, autore sconosciuto, data sconosciuta.
  • Figura 18: Flickr, autore Giovanni Kaiblinger, data sconosciuta.
  • Figura 19: Flickr, autore Alessandro Albè, 2004.
  • Skyscrapercity Milano Storia dei Trasporti Pubblici.
  • Tplitalia.it, ATM Milano, Minibus, Autobus ed Autosnodati, FIAT 421A Breda-Pistoiesi matricole 3400-3839.

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