Cusano Milanino. Una piccola Città Giardino

La prima Città Giardino d’Italia

Il Comune di Cusano Milanino si trova geograficamente a nord dalla città di Milano. I dati Istat ci mostrano che la popolazione al 1° Gennaio 2021 è di 18˙311 abitanti. 📊 Tutta l’area urbana è all’interno della “Città Metropolitana di Milano” ente che a partire dal 2015 sostituisce la vecchia Provincia.

Prima di conoscere la storia di Cusano Milanino, ci sarà un approfondimento iniziale sulle aree urbane che caratterizzano i Comuni che confinano con il nord della città di Milano. 

Lo sviluppo del territorio che si trova al confine nord di Milano si può ricondurre a diverse fasi storiche che hanno provocato una crescita dei tessuti urbani a carattere disomogeneo. 🏗️ La causa di questa crescita riguardava l’insediamento e lo sviluppo del settore industriale 🏭 in quelle aree che successivamente costituiranno il punto di contatto tra Milano ed i comuni limitrofi.

Nel periodo compreso tra l’Ottocento ed il Novecento diverse industrie presenti all’interno di Milano decidono di spostare la loro produzione in territori più ampi a contatto con la campagna per poter espandere al meglio la propria attività.

La crescita continua fino al periodo del boom economico dove la “prima fascia” dei Comuni a nord del capoluogo lombardo subisce un’espansione demografica senza precedenti. Essa ha portato alla crescita anche dei Comuni di “seconda fascia” a nord di Milano come, ad esempio, Cusano Milanino, Cormano, Cinisello Balsamo e molti altri. Il risultato di questo processo geografico è stata la creazione di una “città infinita”. Bonomi (2004) la definisce una grande area densamente popolata ed urbanizzata situata nella fascia nord del territorio della Lombardia.

Affrontiamo ora la storia del modello di una Garden city poi applicato al Comune di Cusano Milanino.

Le prime idee di una garden city risalgono alla fine dell’Ottocento. L’urbanista inglese Sir Ebenezer Howard attraverso le sue ricerche inizia a concentrarsi sul fenomeno dello spopolamento delle campagne con conseguente aumento della popolazione all’interno delle aree urbane.

Nel 1902 pubblica il libro “Garden Cities of To-morrow” ripubblicazione di un primo volume mandato in stampa solo quattro anni prima. 📗 Howard nel suo volume descriveva il modello di “città giardino”, la quale non poteva crescere ed espandersi all’infinito come una “città normale”.

La città giardino poteva crescere al massimo fino a 32˙000 abitanti. 30˙000 nella città e 2˙000 nelle aree esterne alla città: quest’ultimi erano gli agricoltori.

La città era formata da 3 anelli concentrici:

ANELLO CENTRALE: edifici pubblici;
ANELLO MEDIANO: residenze;
ANELLO PERIFERICO.

La città era divisa in strade o “spicchi” che ciascuna contiene circa 5˙000 abitanti.

Ogni settore o “spicchio” poteva essere considerato un quartiere.

La città si scomponeva in diversi lotti.

4 tipologie di strade:

BOULEVARDS;
GREAT AVENUES: in queste aree venivano costruite le scuole;
ROADS;
STREETS.

Nel 1903 Howard acquista una proprietà di 1˙545 ettari e fa costruire Letchworth Garden City in Inghilterra. 🌱 Nel 1919 Howard, sempre in Inghilterra, compra altri 100 ettari a Welwyn e l’anno successivo fa costruire la Welwyn Garden City. 🍃

Il modello di città giardino ha avuto moltissime influenze in diversi Stati tra cui anche in Italia. 🇮🇹 Nel 1909, il bresciano Luigi Buffoli, a capo di diverse Cooperative, decise di applicare l’esperienza di Howard attraverso un modello di Cooperative al Comune di Cusano Milanino. Fu scelto questo Comune per la convenienza economica dei terreni, il contesto ambientale ed anche per la vicinanza al Comune di Milano.

Figura 1: Veduta aerea di Cusano Milanino (Fonte: Wikipedia, fotografia del 1912 circa e di pubblico dominio a partire dal 1983)
Figura 1: Veduta aerea di Cusano Milanino (Wikipedia, fotografia del 1912 circa e di pubblico dominio a partire dal 1983)

La fotografia storica mostra i primi insediamenti urbani di Cusano Milanino ad inizio ‘900. Ad una prima vista, si può vedere chiaramente un’iniziale approccio per la costruzione di lotti e strade concentriche ideato inizialmente in Inghilterra da Howard. Si può notare la “maglia urbana” della città in espansione con i suoi lotti ed i primi immobili verso la grande arteria centrale. Essa ha una larghezza di 60 metri con arterie circolari a nord e a sud, della grande piazza.

Nel centro città è presente la Parrocchia San Martino e l’Immacolata.

Figura 2: Parrocchia San Martino e l'Immacolata (Foto personale, 2021)
Figura 2: Parrocchia San Martino e l’Immacolata (Foto personale, 2021)

Come è stato sottolineato nei paragrafi precedenti, le strade radiali erano state progettate per poter ospitare gli immobili adibiti alle abitazioni private. La viabilità privilegia soprattutto la mobilità dedicata ai pedoni ed alle biciclette. 🚲 Nella figura sottostante avrai modo di notare che la corsia dedicata ai trasporti pubblici e privati 🚐🚙🚛 è relativamente molto piccola.

L’intera carreggiata si completa con degli alberi molto fitti. 🌳

Figura 3: Una "strada secondaria" all'interno di Cusano Milanino (Fonte: foto dell'autore, 2021)
Figura 3: Una “strada secondaria” all’interno di Cusano Milanino (Foto personale, 2021)

Un’altra prerogativa del progetto di garden city è proprio la posizione delle abitazioni: esse devono essere immerse nel verde 🌿 e l’altezza non deve superare i tre piani.

Nell’idea di Buffoli, gli edifici fondamentali sono le ville in stile Liberty, 🏡 costruite tra 1909 ed il 1923, e non i classici appartamenti con altezze molto elevate. Durante questi anni, nel cuore della città viene edificato un numero notevole di ville di diverse dimensioni. Ad oggi ne sono presenti 39.

Figura 4: Alcune ville di Cusano Milanino (Fonte: foto dell'autore, 2021)
Figura 4: Alcune ville di Cusano Milanino (Foto personali, 2021)

Nel periodo storico compreso tra la fine della Prima Guerra Mondiale e gli anni ’20 del Novecento, a causa del fallimento di diverse Cooperative, il progetto originario di Luigi Buffoli viene molto ridimensionato e rallentato nell’esecuzione. Un’altra causa riguardava soprattutto i costi elevati 📈 per poter edificare i diversi lotti adibiti a ville insieme ad aree verdi su tutte le aree urbane a disposizione.

Il progetto della città giardino non verrà mai portato a termine nei periodi successivi: le aree a nord verranno occupate da un grande parco, che oggi si chiama “Parco Grugnotorto Villoresi e Brianza Centrale – Parco GruBrìa”, delle dimensioni di 1˙850 ettari. L’area verde è un “PLIS – Parco Locale di Interesse Sovracomunale” per l’unione di due parchi differenti in diversi Comuni tra cui Cusano Milanino.

A sud delle aree urbane che inizialmente dovevano essere adibite al completamento della città giardino fu costruita un’infrastruttura viaria. 🛣️

Ritornando alle caratteristiche peculiari nel cuore di Cusano Milanino, oltre alle ville in stile Liberty si può trovare l’iconica Torre dell’acquedotto. Essa fa parte del progetto originario di Luigi Buffoli per poter essere parte integrante della città giardino.

Figura 5: Torre dell'acquedotto di Cusano Milanino (Fonte: foto dell'autore, 2021)
Figura 5: Torre dell’acquedotto di Cusano Milanino (Foto personali, 2021)

La torre è stata riqualificata in occasione del Centenario del progetto iniziale della città giardino ideato ad inizio del ‘900 da Luigi Buffoli. Oggi è a disposizione per la promozione di diverse attività culturali da parte delle Associazioni del Terzo Settore per eventi sia in forma continuativa oppure in forma occasionale. 🎭

Come ho accennato precedentemente, il completamento della prima garden city italiana non andò a buon fine. Oltre al grande parco e all’infrastruttura viaria, oggi sono presenti anche diversi quartieri residenziali nella porzione di territorio ad ovest della città. 🏢 🏬 🏫

Oggi Cusano Milanino è considerato un modello unico nel suo genere all’interno della densità urbana rappresentata da tutti i Comuni di “prima fascia” confinanti con il nord del capoluogo lombardo. Passeggiando per le strade, si può notare l’assenza di grandi volumi di traffico come, ad esempio, in alcune aree di Milano.

Le piccole strade rappresentano un’oasi di tranquillità che si immergono nella natura. 🌳🌲🌿

Inoltre, l’unicità di Cusano Milanino è rappresentata anche dalla presenza di qualche piccola cascina.

In conclusione, a soli 2 chilometri a sud dalla garden city, si trova la villa estiva di Alessandro Manzoni, situata geograficamente nella località chiamata Brusuglio. Oggi Brusuglio è una frazione del Comune di Cormano e confina con Cusano Milanino. Ne avevo parlato in un articolo dal titolo “Residenze lombarde di Alessandro Manzoni” e scritto il 20 Dicembre 2020.



Fonti

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15 pensieri su “Cusano Milanino. Una piccola Città Giardino

  1. Pingback: Fontane dell’acqua marcia | Gianluca Brescia blog

  2. No, va beh, ma io tutta questa roba mica l’ho vista quando sono andata a Cusano? Anzi, per dirla tutta, non mi era piaciuta neanche una briciola. Mi sa che ci ritorno, naturalmente salvando il tuo articolo nella home del cellulare, così da guidarmi.
    E ora, passo alle residenze dell’Alessandro 😉

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    • E c’è ancora tanto da scoprire. Non ho messo tutte le foto delle ville perché alcune di queste foto le ho scattate da lontano.
      Io ero andato lo scorso Settembre e nelle prossime settimane ci ritornerò perché ho in mente un articolo su un luogo vicino a Cusano.

      Mi fa piacere che userai il mio articolo come itinerario.

      Piace a 1 persona

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