Ciclamino, Cyclamen

Una piccola guida scritta insieme alla mia amica Sara Lomi sul fiore del Ciclamino

Il Cyclamen è una pianta conosciuta con il nome di Ciclamino. Il nome scientifico deriva dal termine greco kýklos (κύκλος) il quale significa “cerchio”. 

L’attribuzione di questo nome è stata data per la prima volta all’inizio del ‘700 dal botanico francese Joseph Pitton de Tournefort e poi ripreso successivamente nel 1735 da Carl von Linné. La pianta appartiene al genere della famiglia delle Primulacee.

Figura 1: Primo piano sui fiori del Ciclamino (Foto di Gianluca Brescia, 2022)
Figura 1: Primo piano sui fiori del Ciclamino (Foto di Gianluca Brescia, 2022)

L’area geografica di maggior diffusione del ciclamino coincide con il bacino del Mediterraneo. È infatti facile trovare questa pianta nelle regioni dell’Europa meridionale, dell’Asia Occidentale e dell’Africa Boreale, dove cresce spontaneamente.

La maggior parte delle specie predilige un clima caldo e temperato, tuttavia esistono specie come il Ciclamino Alpino che può resistere sino a temperature di -30°C.

Figura 2: Un piccolo Ciclamino (Foto di Sara Lomi)
Figura 2: Un piccolo Ciclamino (Foto di Sara Lomi)

Il genere del Ciclamino comprende piante erbacee perenni con la presenza di foglie dall’aspetto molto particolare. Esse hanno una forma tondeggiante, ovale oppure a forma di cuore.   

La pagina superiore delle foglie è più scura e lucida rispetto a quella inferiore. Si può notare nella pagina superiore che il colore dominante è il verde scuro anche se sono presenti piccole parti di una tonalità di verde più chiara oltre alle venature color grigio. Invece, nella pagina inferiore abbiamo delle sfumature che variano dal rosso al viola.

Figura 3: Dettaglio delle foglie del Ciclamino (Foto di Gianluca Brescia, 2022)
Figura 3: Dettaglio delle foglie del Ciclamino (Foto di Gianluca Brescia, 2022)

I fiori sono portati da steli molto lunghi e presentano una corolla che si piega verso il basso. La base di quest’ultima è formata da cinque petali, i quali al momento della fioritura si erigeranno verso l’alto con una posizione contraria rispetto alla corolla.  

Figura 4: Dettaglio del fiore del Ciclamino con la corolla ed i cinque petali (Foto di Gianluca Brescia, 2022)
Figura 4: Dettaglio del fiore del Ciclamino con la corolla ed i cinque petali (Foto di Gianluca Brescia, 2022)

La colorazione dei fiori è molto variegata. Si passa dal bianco al viola, ma anche dal rosso intenso al rosa. Alcune specie ibride presentano delle sfumature di colore nella porzione del fiore nei pressi della corolla ed hanno fiori profumati.

Dallo stelo si possono trovare i semi della pianta: quando la fioritura di un singolo stelo è terminata al posto del fiore compare una piccola capsula rotonda. All’interno di quest’ultima si possono trovare i semi, i quali hanno dimensioni molto piccole.  

Figura 5: Varietà di Ciclamini con le diverse colorazioni (Foto di Sara Lomi)
Figura 5: Varietà di Ciclamini con le diverse colorazioni (Foto di Sara Lomi)

Come avrai potuto leggere precedentemente, gli steli e quindi i fiori sono distanti dalle foglie. La ragione riguarda la struttura dell’intera pianta, con una suddivisione del fusto parti ben distinte. Il tubero con le foglie forma la prima parte. Dalla struttura che richiama la forma sferica al centro si erigono gli steli della pianta.  

Figura 6: Ciclamino della varietà color rosso (Foto di Gianluca Brescia, 2022)
Figura 6: Ciclamino della varietà color rosso (Foto di Gianluca Brescia, 2022)

Il ciclamino non presenta difficoltà nella coltivazione. In commercio si trova soprattutto la specie “Cyclamen persicum” la quale viene venduta dai vivaisti all’inizio della stagione autunnale. È una delle classiche piante che resiste durante l’inverno, anche se è meglio non esporla alle correnti gelide e a temperature di molti gradi sotto lo zero.  

Figura 7: Fiore del Ciclamino chiuso non ancora fiorito (Foto di Gianluca Brescia, 2022)
Figura 7: Fiore del Ciclamino chiuso non ancora fiorito (Foto di Gianluca Brescia, 2022)

Le fioriture si distribuiscono nel periodo compreso tra i mesi di Novembre e Marzo. Durante questi mesi il Ciclamino può fiorire diverse volte a patto che vengano prontamente eliminati i fiori quando iniziano ad appassire. Anche gli steli senza il fiore devono essere recisi così da favorire una crescita rigogliosa nel tempo.  

Se non vengono eliminati gli steli e le foglie, la pianta potrebbe aver problemi nella crescita e favorire la propagazione di eventuali malattie derivate dagli steli e dalle foglie che normalmente deperiscono. Una buona regola per qualsiasi pianta è quella di eliminare sempre i fiori, rami o steli che esauriscono il loro ciclo di vita per non affaticare la pianta. Questa prescrizione vale anche per gli alberi.  

Figura 8: Pianta di Ciclamino durante una giornata di Marzo (Foto di Gianluca Brescia, 2022)
Figura 8: Pianta di Ciclamino durante una giornata di Marzo (Foto di Gianluca Brescia, 2022)

Ritornando al Ciclamino, la pianta è molto delicata e bisogna annaffiarla seguendo delle regole particolari e diverse rispetto a quanto di solito siamo abituati a fare con la maggior parte delle piante. Non bisogna mai dare l’acqua nel terreno, sulle foglie e fiori e neanche nella porzione centrale dove si trova il bulbo.  

La pianta deve bere acqua con un sottovaso, il quale deve essere riempito in modo che l’estremità del vaso venga bagnata per circa mezz’ora. Sarà la stessa pianta, secondo le sue esigenze, ad assorbire l’acqua necessaria. Ovviamente per far sì che questo processo avvenga nella maniera corretta, il terreno del Ciclamino dovrà aver un substrato per favorire l’assorbimento dell’acqua.  

Figura 9: Struttura della pianta con la crescita degli steli e dei fiori solo nella porzione centrale (Foto di Gianluca Brescia, 2022)
Figura 9: Struttura della pianta con la crescita degli steli e dei fiori solo nella porzione centrale (Foto di Gianluca Brescia, 2022)

Non sempre la pianta deve rimanere immersa per 30 minuti. La variabile di tempo è correlata ovviamente ai fattori climatici. L’acqua in eccesso dovrà essere eliminata se no la pianta andrà incontro a malattie. Nel giro pochi giorni la pianta potrebbe presentare i primi segnali di marciume radicale ed anche la malattia chiamata “Botrite”. La Botrite o “Botrytis cinerea”, citata per la prima volta nel 1794 dal medico biologo sudafricano Christian Hendrik Persoon, è un fungo parassita che attacca molte specie vegetali, tra cui la più rilevante è la vite. 

Se il Ciclamino viene attaccato da questa malattia bisogna prematuramente eliminare la porzione di pianta infetta ed esporla in un luogo ventilato. Di solito proprio in ambienti molto umidi si può sviluppare questo fungo. 

Anche le eccessive innaffiature non sono tollerale dal Ciclamino, così come su tutte le piante da vaso o messe a dimora nel terreno. Se per sbaglio si incorre nell’errore di dare troppa acqua, bisogna subito cambiare la terra e vaso alla pianta, oltre a far asciugare le radici, se no dopo pochi giorni la pianta morirà.  

Quando si procede all’acquisto della pianta, è buona abitudine controllare se quest’ultima non sia in cattive condizioni. Infatti, le piante che di solito vengono commercializzate nei grandi supermercati non ricevono le idonee cure e vengono annaffiate troppe volte al giorno.  

A partire dal mese di Aprile inizia per il Ciclamino il momento del riposo vegetativo. Da questo periodo in avanti si può notare che gli steli non produrranno più nuovi fiori e piano piano anche gli ultimi rimasti con il passare delle settimane sfioriranno. Le irrigazioni alla pianta dovranno essere fatte solamente ogni 15  – 20 giorni nella zona vicino al bulbo ma non a diretto contatto con esso. 

Figura 10: Struttura della pianta dall'alto con la crescita degli steli e dei fiori solo nella porzione centrale (Foto di Gianluca Brescia, 2022)
Figura 10: Struttura della pianta dall’alto con la crescita degli steli e dei fiori solo nella porzione centrale (Foto di Gianluca Brescia, 2022)

L’ambiente ideale non deve essere troppo caldo, ma fresco. Può capitare che nel corso dei mesi estivi, la pianta perda anche le foglie. In questo caso si può pensare che la pianta sia morta ma in realtà non è così. Spesso non solo il Ciclamino, ma anche altre piante, alla prima perdita di foglie finisce nel bidone dei rifiuti. Un lavoretto facoltativo alla nostra pianta durante il suo riposo vegetativo, è il cambio del vaso con lo spostamento dell’intero tubero in vaso di dimensioni più grandi, circa il doppio rispetto al vaso iniziale.

Il tubero però non può essere diviso per riprodurre altre piantine. È utile ricordare che il tubero è velenoso per l’uomo, quindi al momento del travaso bisogna prestare attenzione a non rompere il tubero stesso. 

Se vogliamo dei nuovi ciclamini dalla nostra pianta madre bisogna raccogliere i semi che la pianta produce a fine stagione di fioritura, quindi, in estate. 

Figura 11: Ciclamino “gigante” nel cortile di un'abitazione privata (Foto di Gianluca Brescia, 2022)
Figura 11: Ciclamino “gigante” nel cortile di un’abitazione privata (Foto di Gianluca Brescia, 2022)

Fino ad ora hai letto le caratteristiche comuni della specie di Ciclamino che è comune negli appartamenti domestici, ma il Ciclamino cresce anche spontaneo nelle aree boschive di leccio (Quercus ilex). Queste specie si può ammirarle durante i mesi di maggior fioritura che corrispondono a Marzo ed Aprile. Il ritardo di fioritura rispetto alla specie d’appartamento è dovuto alla crescita della pianta in aree fresche. I Ciclamini dei boschi non si possono raccogliere, sono specie protette.  

Infine, una piccola curiosità. La NASA negli anni ‘80 ha condotto uno studio sui ciclamini e ha constatato che fa parte di quella categoria di piante che purificano l’aria.


Fonti

68 pensieri su “Ciclamino, Cyclamen

  1. piacere…
    sono Cinzia…
    i fiori di ciclamino sono molto belli…
    ora ho capito il perché non riesco a tenerli in vita… a fargli fare delle belle fioriture… li bagno troppo!
    il ciclamino ha tanti significati…quello che mi piace di più è…
    la bellezza di questo fiore semplice e affascinante… sta nel sfidare il freddo… l inverno… per meravigliarci…
    ciao Gianluca…buona notte! ⭐🤗

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    • Buongiorno Cinzia! Grazie per essere passata nel mio blog 😉 mi fa tanto piacere.

      Anch’io nel 2014 avevo sbagliato a curare un Ciclamino e nel giro di un mese la pianta l’ho buttata per la troppa acqua. Ma allora avevo appena iniziato ad interessarmi di piante e fiori.

      Lo scorso Ottobre ho voluto riprovare ed al momento è ancora in un buon stato di salute. Tra poco dovrò spostare la pianta in un punto più fresco perché da me ora le temperature sono troppo alte per il Ciclamino.

      A me piace tanto perché è un fiore particolare e semplice, poi il fiore è in posizione contraria rispetto al gambo.
      Ma anche la sua resistenza al freddo.

      Questo inverno l’ho lasciato sempre sul balcone anche con temperature molto basse.

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  2. Io ho sempre avuto il pollice verde. Avevo una bellissima collezione di cactus di cui non è rimasto uno vivo appena arrivati qui al nord. Infatti da quando son qua è uno strazio con ogni tipo di pianta mi muore, che sia dentro o fuoti, che sia al caldo o al freddo, in terra o in vaso, con mio grande dispiacere. E solo ieri son venuta a sapere che può essere anche il tipo di acqua in questa zona. Troppo dura o troppo clorata o troppo qualcosa… Io non lo so. O forse le mie piante percepiscono il mio stato d’animo e non durano. Ho solo un bonsai ficus che dura da anni, unica piante che ha resistito a tutto. Avevo comprato un olmo bonsai, perchè mi piacciono anche questi, ma non è durato. I ciclamini li ho comprati più volte ma grandi o piccoli cge siano muoiono tutti. Quelli selvatici ce li ho in giardino e son gli unici che restano vivi.

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    • Grazie per il commento! 🙂
      Anche a me un cactus 🌵 è stato attaccato da una malattia lo scorso anno e ho dovuto buttare tutto. Me ne rimane solo uno che ora ha 5 anni.
      La pianta che ho da più tempo è un Ficus Benjamin dal 1997, ora è molto grande.
      Sui Ciclamini, in passato anche a me sono morti perché sbagliavo e davo troppa acqua. Quello che ho adesso resiste perché sono stato più attento.

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    • Quindi dici che dipende dalla quantità d’acqua. Io sono convinta che nei vivai usano altre cose per far durare le piante. Spesso è capitato che appena le porti a casa dopo un pò muoiono. Quindi io credo che loro abbiano dei metodi segreti per farle crescere bene e resistere. Poi forse a casa comunque c’è anche il discorso del riscaldamento e del condizionatore che altera la temperatura ambientale.

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    • L’acqua sicuramente incide sulla vita della pianta stessa. Io controllo il terreno con un bastoncino, se quest’ultimo sarà asciutto la pianta avrà bisognoso di acqua.

      Anch’io sono della tua stessa idea, nei vivai le piante sono perfette, di sicuro usano anche metodi molto forzati per aumentare la crescita 🧪🧫
      L’altra settimana ho comprato delle nuove piante e tutte avevano il terreno pieno d’acqua con le radici che uscivano dal vaso (un classico). Anche a me è successo che portando a casa delle nuove piante dopo alcuni giorni erano da buttare.

      A casa ovviamente in inverno non dovrebbero stare vicino ai termosifoni. In inverno non molto vicino dal calorifero avevo messo un cactus Mammillaria (quello che fiorisce 💮) ed effettivamente a Gennaio la pianta aveva i fiori che di solito escono a Maggio 😅 ma non mi ha preoccupato la crescita fuori stagione.

      Un’altra pianta che sta resistendo e che in passato durava qualche giorno è la Stella di Natale, ora è senza fiori ma già che da Dicembre è arrivata quasi a Maggio è un successo 🤩

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  3. questo super post l’ho particolarmente apprezzato, anche se tempo dopo la tua “prima” pubblicazione. Amo la natura e i fiori e questi, in particolare, mi ricordano mia nonna che li amava profondamente. Lei aveva un dono incredibile con i fiori, riusciva nell’impossibile e il suo balcone.. un trionfo di colori e profumi.
    Ci volava questo ricordo! Grazie.
    Buona serata 😊🌹🌺🌻

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