Un luogo nascosto a Milano nei pressi della Casa degli Atellani
Il nuovo contenuto all’interno del mio blog tratta come tema una piccola area del panorama milanese che nel corso dei diversi anni ha saputo ritagliarsi il suo spazio come luogo da visitare: si tratta della Vigna di Leonardo da Vinci e della Casa degli Atellani.
La Vigna di Leonardo da Vinci o semplicemente conosciuta con il nome “Vigna di Leonardo” si trova in Corso Magenta, 65. La distanza dalla Piazza del Duomo è di quasi 2 chilometri.
Prima di entrare in questo luogo magico, vorrei affrontare in poche righe la storia e l’origine della vigna.
Siamo alla fine del 1400 e precisamente nel 1482 quando Leonardo da Vinci arriva a Milano, alla corte di Ludovico Maria Sforza detto il Moro. Prima di arrivare dagli Sforza, l’inventore si trovava alla corte fiorentina di Lorenzo il Magnifico.
A Milano, in quegli anni, Ludovico il Moro gli chiese di realizzare delle decorazioni nel Refettorio della Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Leonardo, dopo diversi anni di lavoro, nel 1498, portò alla luce la grandiosa opera di inestimabile valore che è il Cenacolo, conosciuto anche con il nome di Ultima Cena. L’opera, dal 1980, è patrimonio dell’UNESCO.
Ludovico il Moro in segno di riconoscenza per l’intervento fatto da Leonardo nel Refettorio della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, decise di donargli una vigna delle dimensioni di 16 pertiche. Il vigneto si trovava nel giardino di in una delle tante dimore del Signore di Milano che era la Casa degli Atellani.
L’abitazione, prende il nome da Atellani, una famiglia di cortigiani al servizio degli Sforza. All’interno di quelle mura, poco distanti dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, la famiglia Atellani organizzava molti ricevimenti e feste.
La vigna non aveva dei confini precisi e al momento della donazione, aveva una misura di “16 pertiche” senza l’indicazione dei confini. Le misure specifiche dell’appezzamento di terreno sono state trovate successivamente all’interno del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci. Le aree corrispondevano a 100 x 294 “braccia milanesi”, i quali equivalgono a circa 59 x 175 metri. Inoltre, le “16 pertiche” coincidono a circa 1 ettaro. Nel Codice Atlantico è indicata anche la data della donazione da parte del Signore di Milano a Leonardo ed è il 26 Aprile 1499.
Ogni giorno Leonardo passava a controllare la sua vigna nel giardino di Casa Atellani. Il possesso del pezzo di terreno da parte di Leonardo da Vinci non durò tanto. Nel 1500 l’esercito francese occupò il Ducato di Milano con la destituzione della famiglia degli Sforza. La vigna fu sfrattata e l’inventore perse il suo dono per diversi anni e fino al 1507 quando gli fu restituita.
Nel periodo storico posteriore a Leonardo la vigna fu suddivisa in lotti uguali e ceduta. Uno dei due lotti venne inizialmente gestito da una persona fidata del Leonardo da Vinci e successivamente passò in proprietà al Convento di San Gerolamo (attivo dal 1401 al 1798). Invece, sul secondo lotto si persero le notizie nel breve tempo così come sui proprietari. Anche nei Secoli successivi, ed arriviamo al XIX Secolo, il dono che aveva ricevuto l’inventore del Rinascimento fu abbandonato anche se non distrutto definitivamente e si persero le tracce così la vigna finì nell’oblio.
Nel 1920 l’Architetto Piero Portaluppi avviò i lavori per ristrutturare la Casa degli Atellani visto che anche la dimora era in decadenza. Nello stesso momento oltre all’Architetto Portaluppi, anche l’Architetto Luca Beltrami stava conducendo degli studi sulla dimora. Un giorno mentre attraversava le aree abbandonate a sud della casa che era dei Signori di Milano, e dopo aver oltrepassato un cancello, trovò delle pergole.
L’Architetto Beltrami dopo alcune ricerche scoprì che la piccola vite che aveva trovato abbandonata, corrispondeva a quella che molti Secoli prima era curata dal genio Leonardo. Però il destino del vitigno era destinato ad essere nuovamente stravolto. In pieno conflitto mondiale, nel 1943, un incendio distrusse buona parte delle diverse piante che erano state ritrovate una ventina d’anni prima sempre dall’Architetto Beltrami.
Giungiamo ai giorni nostri. Nel 2007 la Fondazione Portaluppi insieme ai proprietari della dimora di quel periodo, avevano finanziato un progetto di ristrutturazione della Casa Atellani, il giardino e la valorizzazione della vigna.
Oltre a questi lavori, era partito contemporaneamente uno studio scientifico condotto all’enologo Luca Maroni ed il professor Attilio Scienza dell’Università di Scienze Agrarie di Milano. La ricerca aveva come fine quello di prelevare dei campioni delle piccole piante della vigna con l’obiettivo di moltiplicarli e cercare di capire se poteva essere possibile un’eventuale produzione di vino. 🍇🍷
Le ricerche ed anche i lavori erano andati avanti fino al 2015 anno in cui erano stati ottenuti dei grandi risultati con la moltiplicazione dei vitigni. Solamente tre anni dopo, nel 2018, è stata vendemmiata l’uva della Vigna di Leonardo con la raccolta di due quintali di uva.
Sempre in quell’anno, in concomitanza dell’evento mondiale che si era svolto nel capoluogo lombardo durante quell’anno che era EXPO Milano 2015, la Casa degli Atellani aveva riaperto al pubblico attraverso delle visite guidate così come la Vigna di Leonardo all’interno del giardino.
Nell’Ottobre 2018 avevo visitato per la prima volta la Vigna di Leonardo e parte di Casa Atellani.
Mi ero recato in questi luoghi grazie all’abbonamento ai musei promosso da Regione Lombardia e che avevo sottoscritto durante quell’anno solare. Il mio giro non era stato insieme ad un gruppo quindi con una visita guidata. Ho apprezzato con molta tranquillità e senza fretta dettati dai tempi tecnici di un tour organizzato, sia il giardino ed anche la Vigna di Leonardo da Vinci.
Quel pomeriggio il giardino era veramente tranquillo e non c’erano altri visitatori, quindi ho potuto osservare molto molto bene la vigna.
Il giardino era stato progettato dall’Architetto e paesaggista Ercole Silva conte di Biandrate, e si basava sui giardini inglesi dell’Ottocento. Successivamente l’Architetto Pietro Portaluppi operò per un restauro cercando di mettere in risalto la prospettiva verso la vigna attraverso l’installazione nell’area verde di diversi elementi decorativi: statue, una fontana, siepi, delle sedute e filari di alberi.
Durante quella giornata non poteva mancare anche la visita alla Casa degli Atellani.
L’edificio, con uno stile rinascimentale, risale al XV Secolo e come avevo accennato ad inizio articolo, era la dimora del Signore di Milano, Ludovico il Moro. All’interno era possibile osservare i diversi ambienti della dimora: le stanze che mi avevano maggiormente colpito erano la Sala dello Zodiaco, un’altra stanza con delle bellissime decorazioni geometriche affrescate al soffitto le quali erano state realizzate da Bernardino Luini. Inoltre, avevo trovato interessante l’ambiente denominato “Studio di Ettore Conti” con il grande camino, gli arredi storici e le finestre con la vista verso il giardino e la Vigna di Leonardo.
A partire dal Dicembre 2022, la Casa degli Atellani così come la Vigna di Leonardo sono stati acquistati dal gruppo LVMH (LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton). In meno di un anno, dal 1° Ottobre 2023, la multinazionale francese ha deciso di chiudere gli ingressi a tempo indeterminato. L’obiettivo, non confermato ma neanche smentito dal gruppo di Bernard Arnault, prevederà la conversione della dimora in un albergo di lusso.
Spero che in futuro sarà data la possibilità di visitare di nuovo la Vigna di Leonardo, il suo splendido giardino e la Casa degli Atellani (senza che diventi un inutile hotel). Questi luoghi rappresentano un patrimonio storico molto importante per Milano e la chiusura a tempo indeterminato è stata una scelta sbagliata.
Fonti
- Blog.cantine.wine – La Vigna di Leonardo: una storia dimenticata (Autore Alessandro Bellosi, data sconosciuta dell’articolo);
- FondoAmbienteItaliano.it – La Vigna di Leonardo;
- GiardiniInViaggio.it – Il giardino di casa Atellani e la vigna di Leonardo (Autrice Laura Pirovano, articolo del 10 Dicembre 2015);
- LaRepubblica.it, sezione Milano – La Vigna di Leonardo diventa lusso per pochi: dopo l’acquisto Arnault chiude alle visite la Casa degli Atellani (Autrice Miriam Romano, articolo del 4 Settembre 2023);
- LombardiaBeniCulturali.it – Convento di San Gerolamo (Autore sconosciuto, ultima modifica del 12 Giugno 2006);
- MuseoVignadiLeonardo.com – Visita guidata alla Vigna di Leonardo;
- Portaluppi.org – La Vigna di Leonardo;
- VignaDiLeonardo.com – Per EXPO rinasce la Vigna di Leonardo;
- VignaDiLeonardo.com – Visita guidata alla Vigna di Leonardo;
- Wikipedia – Casa Atellani;
- Wikipedia – Guerra d’Italia del 1499-1504;
- Wikipedia – Leonardo da Vinci;
- Wikipedia – Ultima Cena (Leonardo);
- Wikipedia – Vigna di Leonardo da Vinci.
Bellissimo articolo scritto molto bene come sempre Gianluca complimenti ❤
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie mille Isabella! 😊 mi fa molto molto piacere!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Che bella storia!!! Peccato che il tutto sia andato in mani straniere… Speriamo almeno, ne abbiano cura!!!
"Mi piace"Piace a 2 people
Grazie per il commento Vitty! 🙂 Chissà se Bernard Arnault e tutta la Louis Vuitton conoscevano a fondo la storia della Vigna di Leonardo al momento dell’acquisto 🤨
"Mi piace"Piace a 2 people
Non sapevo l’avessero chiuso. Son d’accordo con te, è stata una scelta sbagliata: palazzo e vigna sono testimonianze storiche e meritano d’essere visitati da turisti e non solo. Per fortuna son riuscita a vederla qualche anno fa; ricordo perfettamente le sale che hai descritto, il giardino e la vigna, Ricordo pure che un’ala del palazzo era abitata (ho visto i proprietari nel cortile). Chissà se abitano ancora lì.
Della LVMH, in ogni caso, fa parte anche la Fondazione Luis Vuitton che è molto attenta al mondo dell’arte e alla sua conservazione (ho visitato la sua sede, avvieneristica, sì, ma ospita anche opere d’artisti d’altri tempi). Speriamo in bene.
C’era una cosa che volevo aggiungere ma…aaah! sì… bel pezzo 😆
Un sorriso, Gianluca
"Mi piace"Piace a 2 people
Io avevo letto la notizia quando ne era stata annunciata la chiusura.
È un luogo veramente unico e pieno di storia, e merita di essere visitato. Magari cambiando qualcosa? Non so… però chiuderlo del tutto è stato un peccato.
Quando avevo fatto la mia visita nel 2018, probabilmente anche allora c’erano degli abitanti in una porzione della Casa degli Atellani, però ero più concentrato ad osservare la vigna 😆😅
Io conosco poco LVHM 😂 così come la Fondazione. Spero che sia data una nuova linfa a questo piccolo gioiello milanese 🤞
Grazie tanto per il tuo apprezzamento! 🤗🤗🤗
"Mi piace"Piace a 1 persona
sempre un piacere leggerti 🤗🤗🤗
"Mi piace"Piace a 2 people
Grazie a te per essere sempre presente !!! 🤗🤗🤗
"Mi piace"Piace a 1 persona
caro Gianluca, io ho visitato la vigna in una giornata di sole dopo che con Expo si era parlato del progetto e del bellissimo giardino. Ero rimasta così colpita dall’aprirsi di questa oasi verde dal ‘pietroso’ corso Magenta che credo di averci mandato tutti i miei amici. E anche i colleghi stranieri che venivano a Milano per lavoro e a cui facevo un po’ da Cicerone. Sapere che un patrimonio così prezioso per la città e’ stato venduto senza l’obbligo di tenerne aperta una sezione per le visite pubbliche dei cittadini mi riempie di tristezza e anche di indignazione. Grazie per il tuo puntuale articolo
"Mi piace"Piace a 2 people
Buongiorno Patrizia! Mi fa piacere leggere questa testimonianza sulla visita alla Vigna.
Anch’io nel 2018 ero andato perché mi era stato consigliato di visitare sia la vigna ed anche la Casa Atellani e ne è valsa la pena.
È un peccato che un luogo così unico e storico per Milano rimanga chiuso se appunto la chiusura non è per lavori.
Grazie per il commento!
"Mi piace"Piace a 1 persona
La riconoscenza di Ludovico il Moro è davvero ammirevole.
"Mi piace"Piace a 1 persona
È vero wwayne, hai perfettamente ragione!
"Mi piace""Mi piace"
Grazie per la risposta! Colgo l’occasione per dirti che ho sfornato un nuovo post, in cui ho condiviso alcuni ricordi della mia adolescenza… spero che ti piaccia! 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie! Tra poco passo 😃
"Mi piace""Mi piace"