Ciliegio giapponese, Prunus serrulata “Kanzan” 関山 e la tradizione dell’Hanami 花見

Curiosità, fotografie ed abitudini sul fiore più bello della Primavera 🌸 con il contributo della mia amica Sara Lomi

Il ciliegio giapponese è una pianta che appartiene alla Famiglia delle “Rosacee”. Il nome scientifico è “Prunus serrulata” ed era stato attribuito nel lontano 1830 dal botanico inglese John Lindley. Ma oltre al nome scientifico il ciliegio giapponese è conosciuto anche con l’appellativo di Sakura (桜).

Questa tipologia di pianta non riguarda quella che ci fornisce le ciliegie ma una tassonomia di alberi a carattere ornamentale. Le diverse specie di Prunus serrulata, in totale abbiamo più di 300 esemplari, sono da sempre i fiori per eccellenza del continente asiatico ed in particolare in Giappone, Cina ed anche nelle Coree. Nel Paese del Sol Levante, la Sakura, è considerata come fiore nazionale.

La diffusione in Europa di questi fiori è arrivata grazie ad uno studioso inglese. Nel periodo compreso dalla fine dell’XIX Secolo all’inizio del XX Secolo, l’ornitologo Collingwood Ingram, iniziava a studiare le varietà di ciliegio giapponese. Ingram aveva l’obiettivo di creare delle nuove varietà di ciliegio giapponese incrociando i diversi esemplari per avere delle piante a carattere ornamentale.

La diffusione vera e propria arrivò a partire dal 1912 prima in Inghilterra e poi negli Stati Uniti d’America con il genere di ciliegio chiamato “Prunus serrulata”, il quale comprende al suo interno all’incirca 400 specie.

Il genere Prunus è un termine di epoca romana, e veniva utilizzato per denominare molti alberi da frutto: il pruno o susino appunto, l’albicocco, l’amareno e il ciliegio, il pesco e il mandorlo. Serrulata, sempre dal latino, significa piccola sega: e indica la forma della foglia, che ha un margine dentellato o seghettato in modo fine.

In questo articolo avrai modo di conoscere la varietà “Kanzan” o anche conosciuta con i nomi: Kwanzan, Sekiyama e 関山.

Il ciliegio giapponese del genere Prunus serrulata e nella sua varietà Kanzan (関山) si presenta come un piccolo albero a foglie decidue il quale raggiunge un’altezza che varia dagli 8 ai 12 metri.

Figura 1: Dettaglio di un ciliegio giapponese "Prunus serrulata Kanzan" in un piccolo parco di Milano (Foto di Sara Lomi, 2023)
Figura 1: Dettaglio di un ciliegio giapponese “Prunus serrulata Kanzan” in un piccolo parco di Milano (Foto di Sara Lomi, 2023)
Figura 2: Tronco del Ciliegio Prunus serrulata Kanzan (Foto di Sara Lomi, 2023)
Figura 2: Tronco del Ciliegio Prunus serrulata “Kanzan” (Foto di Sara Lomi, 2023)

Come si può notare dalle fotografie sopra e da questa qui sotto, il tronco di questa specie di ciliegio non è grande ed uniforme ma dalla forma tozza. In alcuni tratti il tronco presenta dei piccoli rilievi chiamati “lenticelle”, ed ha una colorazione che varia dal bruno al castano. Gli esemplari più longevi, il tronco può estendersi sino a 7 metri di diametro.

Figura 3: Tronco del Ciliegio con i vari strati in un panorama di fiori (Foto di Gianluca Brescia, 2022)
Figura 3: Tronco del Ciliegio con i vari strati in un panorama di fiori (Foto di Gianluca Brescia, 2022)

Le foglie del Prunus serrulata Kanzan hanno una forma lanceolata ed ovale. Esse sono dentellate lungo la lamina. Il picciolo rossastro con il margine a punta, quando la l’albero è giovane sono rossastre, e diventano verde brillante con il passare degli anni. Nei mesi estivi, invece, si tingono di un tono più opaco e scuro che varia dal giallo al rosso. La loro grandezza varia dai 5 ai 13 centimetri con una larghezza compresa dai 2,5 ai 6,5 centimetri.

Figura 4: Dettaglio dei fiori del ciliegio giapponese con le foglie giovani (Foto di Gianluca Brescia, 2022)
Figura 4: Dettaglio dei fiori del ciliegio giapponese con le foglie giovani (Foto di Gianluca Brescia, 2022)

Da ogni rametto i fiori color rosa della Prunus serrulata della specie Kanzan si suddividono a gruppi dai due ai cinque grappoli o mazzetti. Scientificamente si tratta di infiorescenze dette a racemo e si intende quindi la presenza di un asse principale (non ramificato) da cui spuntano i numerosi fiori pedicellati che vi sono attaccati.

Figura 5: Primo piano su due piccoli mazzetti di fiori della Prunus serrulata specie "Kanzan" (Foto di Sara Lomi, 2023)
Figura 5: Primo piano su due piccoli mazzetti di fiori della Prunus serrulata specie “Kanzan” (Foto di Sara Lomi, 2023)

All’interno di un singolo mazzetto, i fiori sono numerosi ed il numero dei petali varia in base al singolo grappolo. Quindi possiamo trovare in un rametto dai 20 ai 50 petali.

Questa specie di ciliegio giapponese ovviamente produce dei frutti come tutte le altre specie e generi di ciliegi. In questo caso il frutto, chiamato “Sakurambo”, è diverso rispetto al frutto della classica ciliegia 🍒 (ciliegia dolce, “Prunus avium”) e di dimensioni più piccole. Le dimensioni dello “Sakurambo” sono di 8-10 mm di diametro.

Se si decide di coltivare questo tipo di ciliegio abbiamo bisogno di un’area del giardino molto ampia e con un’esposizione diretta nei confronti dei raggi solari. Durante la stagione calda, l’albero dovrà essere bagnato circa una volta al mese. Invece, gli interventi invernali devono avere l’obiettivo di proteggere dalle temperature fredde la base del ciliegio. Infine, alla conclusione dell’Inverno i rami dovranno essere accorciati.

È possibile moltiplicare questa tipologia di ciliegio attraverso la propagazione per talea, con il taglio di alcuni rami della grandezza dagli 8 ai 10 centimetri. Da questi piccoli rametti bisognerà arrivare ad una piantina vera e propria, quindi inizialmente le piccole fronde dovranno mettere su le radici allo stesso modo di quando un bambino mette su i dentini da latte.

Figura 6: Panoramica del ciliegio giapponese specie "Kanzan" 関山 (Foto di Gianluca Brescia, 2023)
Figura 6: Panoramica del ciliegio giapponese specie “Kanzan” 関山 (Foto di Gianluca Brescia, 2023)

Inizialmente i piccoli rami radicati non devono essere messi a dimora nel terreno classico da vaso ma avranno bisogno di sabbia e torba e solo successivamente quando l’apparato radicale sarà un pochino sviluppato, a quel punto si potrà rinvasare in un vaso con della terra comune.

La crescita di un ciliegio in vaso è un’operazione abbastanza lunga dove serve molta pazienza. Infatti, non prima di due anni abbondanti, il piccolo ciliegio non potrà stare nel terreno da giardino ma ancora in vaso.

Se magari può piacere osservare nel tempo la crescita di una pianta, propagare un ciliegio per talea (o gemma) potrebbe essere una bella sfida. Se no ci sono sempre i grandi vivai, i quali ci offrono delle piante da ciliegio specie “Kanzan” già pronte per essere messe a dimora nel terreno.

Figura 7: Dettagli dei fiori e foglie sotto il ciliegio (Foto di Sara Lomi, 2023)
Figura 7: Dettagli dei fiori e foglie sotto il ciliegio (Foto di Sara Lomi, 2023)

Come tutte le piante, anche il ciliegio giapponese è affetto da malattie. La patologia più comune è la comparsa di una resina molto scura su alcune parti del tronco dell’albero per poi espandersi rapidamente.

Il ciliegio giapponese nel Paese del Sol Levante è considerato più di semplice albero con fiori. Sin dall’antichità, il fiore è considerato un simbolo vero e proprio oltre a fiore nazionale del Giappone. Nel corso dei vari Secoli i fiori della Sakura sono diventati parte dell’identità della cultura nipponica come, ad esempio, la riproduzione del simbolo del fiore.

Uno di questi è la moneta da 100 Yen (百円硬貨). Dopo solamente dieci anni dal conio ufficiale, siamo nel 1967, il governo giapponese decise di coniare delle nuove monete con la rappresentazione del fiore della Sakura. Il fiore, oltre alle monete, viene rappresentato anche nella quotidianità della vita dei nipponici. Alcuni esempi degni di nota sono i famosi tessuti giapponesi ma anche tanti piccoli oggetti, quaderni e giocattoli.

Ma il momento più importante ed iconico per tutta la cultura giapponese consiste nella fioritura degli alberi.

Figura 8: La bellezza dei fiori del Prunus serrulata della specie "Kanzan" (Foto di Sara Lomi, 2023)
Figura 8: La bellezza dei fiori del Prunus serrulata della specie “Kanzan” (Foto di Sara Lomi, 2023)

La fioritura del ciliegio giapponese trova la sua rappresentazione socio-culturale nel fenomeno noto come “Hanami”. La parola, di origine giapponese, nasce dall’accostamento del prefisso “hana”, che significa “fiori” e del verbo “mi” che significa guardare. Pertanto il termine indica l’atto di “osservare i fiori”, facendo riferimento, nello specifico, ai fiori di Sakura, il ciliegio giapponese.

Le origini di tale attività, che affondano le proprie radici in un passato lontano, millenario, sono nebulose e quasi leggendarie: diverse ipotesi sono state avanzate a riguardo.

Leggenda vuole che tutto nacque nella città giapponese di Yoshino, nel VII secolo d.C., quando il sacerdote En-No-Ozuno decise di piantare gli alberi, lanciando una maledizione chiunque avrebbe osato abbatterli.

Altre versioni ritengono che la tradizione di osservare fosse stata mutata dalla vicina Cina ai tempi della dinastia Tan, che all’epoca (circa 700-750 d.C.) esercitò una notevole influenza culturale sul paese del Sol Levante.

Figura 9: Sotto un ciliegio giapponese della specie "Kanzan" (Foto di Gianluca Brescia, 2022)
Figura 9: Sotto un ciliegio giapponese della specie “Kanzan” (Foto di Gianluca Brescia, 2022)

Originariamente “l’Hanami” era un’attività di esclusivo appannaggio dei ceti sociali più elevati, tra i quali figuravano dignità di corte, nobili, samurai, che elogiavano la bellezza delle fioriture, lodandole attraverso poesie e carmi.

Con il trascorrere dei Secoli, l’usanza è diventata comune a tutti i ceti sociali della popolazione, talmente diffusa e amata al punto che i centri meteorologici diffondono bollettini volti ad identificare il periodo migliore per ammirare le fioriture.

Figura 10: Bollettino meteo sulla fioritura 2023 dei ciliegi giapponesi (SognandoIlGiappone.com, autore "Weather map", 2023)
Figura 10: Bollettino meteo sulla fioritura 2023 dei ciliegi giapponesi (SognandoIlGiappone.com, autore “Weather map”, 2023)

L’evento, oltre ad avere grande valenza estetica, si carica di un simbolismo profondo, poiché la credenza popolare ritiene che all’interno della corteccia dei Sakura risiedono gli antichi della natura.

Figura 11: Un piccolo sentiero tra la meraviglia dei ciliegi in fiore (Foto di Sara Lomi, 2023)
Figura 11: Un piccolo sentiero tra la meraviglia dei ciliegi in fiore (Foto di Sara Lomi, 2023)
Figura 12: Nel dettaglio l'hanami in un parco di Milano (Foto di Sara Lomi, 2023)
Figura 12: Nel dettaglio l’hanami in un parco di Milano (Foto di Sara Lomi, 2023)

Le attività predilette, consistono essenzialmente nell’organizzare Pic nic all’ombra dei Sakura, osservando i fiori e al tempo stesso meditando sulla bellezza della natura, ma anche sulla sua fragilità e fugacità, incarnate appunto dal fiore di ciliegio che indica metaforicamente la rinascita dopo l’oscurità (rappresentata dalla stagione invernale) e sullo stesso tempo la precarietà, la fugacità della vita vita che proprio come il fiore di Sakura è labile e fuggevole.

Figura 13: Pic nic sotto i Sakura (GiapponeInPillole.com, autore e data sconosciuti)
Figura 13: Pic nic sotto i Sakura (GiapponeInPillole.com, autore e data sconosciuti)

I ciliegi possono essere osservati anche di notte, grazie a particolari lanterne che illuminano i fiori creando effetti scenografici.

Figura 14: Hanami durante le ore notturne (KokoroMedia-jp.com, autore e data sconosciuti)
Figura 14: Hanami durante le ore notturne (KokoroMedia-jp.com, autore e data sconosciuti)

Infine, la risonanza mediatica di tale evento ha fatto sì che in piccolo, il fenomeno venga riproposto anche al di fuori del Giappone: a Roma, in prossimità del laghetto sito all’interno del quartiere EUR, ogni Primavera è possibile osservare la splendida fioritura dei circa 1˙000 alberi di Sakura, donati nel 1959 dal primo ministro Nobusuke Kishi durante una visita in Italia.


Fonti:

12 pensieri su “Ciliegio giapponese, Prunus serrulata “Kanzan” 関山 e la tradizione dell’Hanami 花見

  1. sempre a far gli splendidi i romani: 1000 alberi Sakura. Grrr (scherzo neh). Però pure noi nel nostro piccolo abbiamo la collina dei Ciliegi (Battisti non c’entra), e un paio di piazze con i Sakura. Tra queste addirittura un giardino zen dove tra i ciliegi si possono ammirare anche sculture di un artista giapponese. E, scusa se è poco, il giardino è intitolato a Teresa Pomodoro nome nei cuori di chi ama il teatro giapponese (e non). 😉
    Ma tutto ciò tu lo sai già, lo so.

    Bel post fresco e colorato 👏👏👏

    Au revoir, Gianlucà

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